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Mostra Palazzo sposizioni Lucca dal 9 al 30 marzo 2025
Testo critico di Gaia Querci
Astrattismo oggi: un linguaggio visivo per vedere oltre le cose. L’esperienza di Spazio 23.
Nel 2023 a Viareggio, da un’idea di Mario Baroni, Enrico Becherelli, Marco Bianchi, Daniele Emilio Cinquini, Ferdinando Coppola, Glauco Di Sacco, nasce l’esigenza di dare voce al linguaggio astrattista nell’espressività artistica del nostro territorio.
Sei artisti, attivi da decenni con la propria esperienza lavorativa ed espositiva, fondano Spazio 23 uno spazio neutro e partecipato nel quale raccoglie riflessioni condivise e tramettere al pubblico le proprie visoni sull’arte. Uno spazio d’arte quindi, un contenitore di idee e creatività a sostegno del linguaggio astratto come canale espressivo d’elezione.
Ciascun componente del gruppo apporta la sua identità personale, amicizia e stima creano le basi per un dialogo prolifico e per la definizione di progetti espositivi comuni dove la pittura fa da padrona. Attraverso l’uso di differenti tecniche artistiche e l’introduzione di medium sperimentali, Spazio 23 si esprime con tele e pannelli in cui l’energia delle linee e del colore si manifestano con tutta la loro forza.
Il concetto di astrazione è compreso nel senso più schietto del termine: la rappresentazione di forme, linee e colori secondo le regole di una composizione armonica, nei pesi, negli equilibri e nell’organicità delle tonalità. Astrazione come percorso verso una nuova realtà a metà fra il misticismo mentale di Piet Mondrian e quello emotivo di Wassily Kandinsky, verso un processo di superamento del mondo concreto a favore della libera creatività e dello svincolo dei sentimenti individuali che diventano protagonisti del fare pittorico. Le tele si intendono come campi neutri in cui dare libero accesso alle forme, uno spazio autonomo di incontro fra l’uomo e il mondo.
Gli artisti di Spazio 23 custodiscono ognuno la propria peculiarità, per Mario Baroni la linea diagonale e i colori vivaci sono la caratteristica distintiva del suo personale vocabolario artistico, in cui la riga scura di demarcazione dei contorni accorre per mettere in evidenza le forme, agitarle, muoverle quasi a farle parlare. Per Marco Bianchi lo spazio è ripartito in modo rigorosamente ortogonale dove, fra campiture accese ed intense, emerge l’uso del colore oro come un marchio di fabbrica, un’istanza assoluta che carica di energia i suoi dipinti. Nelle produzioni di Enrico Becherelli emergono vortici di linee e sagome alternate che costruiscono composizioni armoniche caratterizzate talvolta dalla presenza di inserti in tessuto, in un gioco di tridimensionalità che si espande dal quadro come a creare un dialogo diretto con lo spettatore.
Per Daniele Emilio Cinquini il contatto con l’astrazione è il modo per esprimere con tratti grafici sintetici e delineati i vari aspetti del mondo circostante, dove il colore è un potente mezzo di comunicazione emotiva in continua partecipazione con le molteplici superfici di supporto. Ferdinando Coppola racconta le sue intenzioni pittoriche attraverso l’uso di gradazioni coloristiche modulate, regolari, serrate, tonalità ritmiche costruite con equilibrata geometricità in un calore limpido che evoca il suono garbato di alcuni accordi musicali. Glauco Di Sacco propone all’interno del gruppo l’aspetto concettuale che contraddistingue il suo linguaggio artistico, con parole, immagini ed elaborazioni grafiche rivela il sapore Pop e simbolico più tipico del suo stilema.
Il cammino di Spazio 23, in questi primi due anni di attività, ha segnato la presenza in diverse realtà culturali del territorio ed ha in programma di continuare a portare avanti la propria voce. Partiti con l’omonima Rivista d’Arte Contemporanea nell’agosto 2023, una pubblicazione a distribuzione gratuita concepita come manifesto di intendimenti a sussidio dell’astrattismo come veicolo di “armonie universali”, nel 2024 si sono svolte due importanti mostre: a Viareggio presso Villa Argentina e a Camaiore alla Galleria Spazio 165, con il titolo di Suggestioni Astratte, in un percorso immersivo realizzato per raccontare l’approccio all’arte dei sei artisti viareggini.
Un altro aspetto singolare del gruppo è la promozione di appuntamenti espositivi volti alla raccolta benefica a favore di associazioni ed enti del terzo settore. Un momento in cui l’arte diviene veicolo di solidarietà ed è messa a disposizione della comunità, non solo come beneficìo estetico ma anche come veicolo di filantropia. Con due edizioni del progetto Arte per la Solidarietà, Spazio 23 con la vendita delle proprie opere ha potuto sostenere l’inclusione e la socializzazione di persone in condizioni di svantaggio e dare un supporto alle loro famiglie.
Ho avuto modo di seguire questi artisti fin dalla gestazione dell’unione del gruppo, dandogli il mio sostegno contenutistico e percependone la genuinità e l’attaccamento a quanto promosso, ne ho riconosciuto la spontaneità e la schiettezza di chi con profondità e conoscenza avvalora le proprie credenze.